Rosalba Fida – 5 moduli da 3 ore – INIZIO CORSO 15 FEBBRAIO ORE 9:30
Formazione per Aziende e Associazioni
Le Organizzazioni sono sistemi sociali capaci di produrre un senso della loro esistenza, in termini strettamente concreti; per questo hanno bisogno di senso per essere tali e poter raggiungere, con minore fatica, i loro migliori scopi. Forse utilizzare solo criteri basati sulla funzionalità, l’ottimizzazione delle prestazioni e la logica del profitto, con il continuo cambiamento dei paradigmi tradizionali, non è più sufficiente. Le Organizzazioni contemporanee, infatti, si trovano a dover operare in contesti sempre più complessi, incerti, in cui le variabili si sono moltiplicate, rendendosi capaci di creare una forte instabilità e insicurezza. Da qui il mio invito a rivolgere la Vostra considerazione a strumenti alternativi, in grado di sperimentare nuove modalità di approccio alla civiltà contemporanea.
Una organizzazione non può essere vista solo nei suoi aspetti strutturati e basati sul controllo, ma come un sistema vivente fatto di persone che pensano, sognano, parlano, lavorano, si relazionano, ridono, piangono e sono disposte a mettersi in gioco.
Ho composto il mio cammino, FIND THE SOUL, partendo dal fatto che sia un concetto talmente multilivello, da riuscire a portare benefici non solo ai singoli, ma anche ai gruppi. Un insieme di pratiche, che abbia come obiettivo quello di avvicinarsi il più possibile al raggiungimento di una consapevolezza, di quello spazio che c’è dentro di noi, quello spazio all’interno del quale conteniamo tutte le nostre risorse ed i nostri limiti.
Le istruzioni apprese dalla nascita e quelle apprese, forse, anche prima, possono rischiare, a volte, di imprigionarci in rigide sovrastrutture, che potrebbero creare delle chiusure all’interno delle dinamiche di un qualsiasi gruppo. Un ascolto attivo e profondo di sé, ci permette di riuscire a prendere consapevolezza, in ogni momento, dei propri stati emotivi (pensieri, sensazioni, emozioni), abbandonando i condizionamenti disfunzionali, appresi durante la nostra storia e che possono rappresentare degli ostacoli nel rapporto con noi stessi e con gli altri. Un cammino per poter modificare la nostra esperienza abituale e giudicante, per accedere a nuove possibilità e a nuovi modi di agire.
Imparare ad amplificare la consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che vogliamo, delle nostre risorse emotive e cognitive, può determinare, non solo la qualità della nostra vita ma, di conseguenza, anche della nostra salute e dell’andamento del lavoro stesso. Degli interventi per poter vivere momenti di apertura mentale e curiosità, abbandonando reazioni impulsive e abitudini scomode.
IL METODO
- Presentazione tradizionale dei diversi attori coinvolti, come se ci si vedesse per la prima volta, cambiando il materiale a cui attingere, ponendo maggiore attenzione alla dimensione umana ed emotiva, per accorciare le distanze, mettendo in comune le proprie risorse.
- Presentazione laterale-divergente, il gioco del “se io fossi” per innalzarsi ad una dimensione ludica, che possa soddisfare la primaria necessità di integrazione, di gruppo, ed il raggiungimento di una identità comune, un elemento unico e compatto.
- REVISION DEL GRUPPO: Messa in comunione della visione di ciascuno. Le proposte condivise sono maggiormente sentite perché non subite.
- TEAM BUILDING: Creazione di una identità di gruppo attraverso processi di confronto con altre organizzazioni, in modo da far affiorare le specificità, le analogie e le differenze di ciascuno, per rielaborare le proprie esperienze e spiegare le incongruenze.
- Micronarrazioni descrittive di eventi presenti nella memoria collettiva del gruppo; più persone raccontano lo stesso aneddoto a turno, senza avere la possibilità di ascoltare gli atri. Racconti descrittivi, privi di una valutazione. Una raccolta di storie raccontate dall’interno, per favorire l’emergere di vissuti e dei modelli insiti in ciascuno, per consentire l’accesso a quei fattori sottovalutati, a tratti invisibili e tuttavia presenti e condizionanti, anche nelle forme di relazione. Si condividono storie narrate, non solo per i contenuti, ma anche per presentare le relazioni e le dinamiche con occhi differenti.
- Utilizzo di una lavagna visibile a tutti sulla quale poter scrivere il grafico delle mappe del cammino, in divenire.
- ROLE PLAYING: Momenti di simulazione e drammatizzazione sulle indicazioni della scuola di Palo Alto, mettendo in pratica giochi di ruolo, per facilitare la condivisione di significati in modo profondo e leggero al tempo stesso.
- Stimolazione della creatività attraverso l’utilizzo di immagini stimolo e l’unione di elementi preesistenti in combinazioni completamente nuove.
- Utilizzazione di tecniche artistiche che possano permettere di comunicare in maniera analogica-simbolica, senza avere la pretesa di realizzare prodotti ma per facilitare i diversi tipi di espressione, permettendo rappresentazioni astratte con l’utilizzo di materiale semplice, permettendo un dialogo tra la dimensione interna e quella esterna.
- Tecniche immaginative attraverso l’uso di VISUALIZZAZIONI, FANTASIE GUIDATE, FIABE, MITI E LEGGENDE
- Tecniche creative attraverso ANALOGIE CON IL MONDO ANIMALE, VEGETALE, ELETTRONICO, immaginando situazioni ipotetiche.
- Scrittura creativa
GLI OBIETTIVI
- Superamento delle difficoltà e delle paure di fronte a situazioni di cambiamento.
- Aiutare a portare la mente nel qui e ora, vivendo il momento presente, liberandoci dalla continua tendenza a vagare nel passato e nel futuro, a volte, in modo improduttivo.
- Accettazione di sé stessi all’interno del gruppo e gestione dell’emotività nel pubblic speaking.
- Migliorare la comunicazione implicita ed esplicita.
- Superamento delle chiusure emotive (timidezza, paura, rabbia, rancori…) e disattivazione del PILOTA AUTOMATICO.
- Favorire l’apertura al cambiamento ed alla flessibilità.
- Rinforzare la coesione tra persone che condividono le stesse esperienze.
- Creare una connessione empatica, anche a distanza, lavorando attraverso immagini e creatività per amplificare l’energia del gruppo.
- Creare una interconnessione tra i membri del sistema, per la creazione di nuove idee in grado di lasciare il singolo e diventare proprietà della collettività
- Valorizzare ogni elemento in quanto portatore di motivazioni e bisogni.
- Uscire dal proprio ego, come unico punto di vista, sospendendo giudizi
- Rinunciare ai modelli del passato, cancellando la frase “MA NOI ABBIAMO SEMPRE FATTO COSI’”
- Imparare a spostare la nostra attenzione dal “cosa” vediamo al “come” vediamo.
- Diventare buoni osservatori dei MONDI POSSIBILI.
- Fare esperienza del valore delle immagini e dei simboli, nel cammino verso la consapevolezza.
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