Rosalba Fida – 4 moduli da 3 ore – INIZIO CORSO 17 FEBBRAIO ORE 9:30
Crediamo che dal valore della maternità dipenda il futuro dell’umanità e che oggi sia un patrimonio infinitamente sottovalutato.
Abbiamo, per questo, immaginato un CONSIGLIO, che si fondi sui valori del principio materno, che escluda l’individualismo, l’aggressività e qualsiasi tipo di discriminazione e che si fondi sull’amore, sul rispetto, sulla cura e sulla reciprocità. Una sorellanza tra madri, una forte alleanza, sognando di poter recuperare quella coscienza femminile che, forse noi per prime, abbiamo dimenticato.
Ogni madre in ogni angolo della terra, prova le medesime emozioni, indipendentemente dallo stato sociale e dalla natura a cui appartiene. Predeterminata, ha il potere di creare, consegnare al mondo e nutrire una nuova vita ed una nuova Anima. Non c’è nessun altro aspetto che fa parte di ogni donna, già dalla sua nascita. A livello cosciente una donna non sa come fare, eppure questo mistero accade dentro di lei. Dentro ciascuno di noi vi è una sacralità e, se sapremo ascoltare, potremo ricevere la conoscenza di cui abbiamo bisogno, in un determinato momento. Si tratta di andare a rispolverare la semplice saggezza femminile dell’ascolto. In questa era di informazione visiva e verbale rischiamo di trascurare la conoscenza istintiva che ci arriva da dentro.
Nei tempi antichi le donne condividevano più di quanto noi facciamo oggi. Si incontravano per prendersi cura reciprocamente, per istruirsi, per guarire, per scambi di consigli e di saggezze, per evolvere. Si sono perse le occasioni di trarre beneficio dalla vicinanza femminile, dal sostegno morale, dal supporto fisico, emotivo e mentale. Forse prima di dedicarci alla funzione educativa verso i figli, dovremmo poter avere occasioni per parlare di noi.
Chiuse dietro facciate di superficialità, le donne, non dichiaratamente, vivono la loro maternità come un ostacolo alla propria realizzazione, alla propria emancipazione; una costrizione più che una libera scelta, con tutte le reazioni emotive che ne conseguono. Esperti, giornali, libri, corsi, ci indottrinano, senza ascoltare, senza tenere conto delle individualità. In questo caotico groviglio pedagogico di informazioni digitali, e cartacee, dove tutti sanno e riportano informazioni lette, il rischio è quello di sentirsi profondamente sole. Le famiglie di origine spesso lontane, i nonni che ancora lavorano e la conseguente mancanza di una comunità educante di origine, ci portano a dover abbracciare una educazione che viene delegata all’esterno, una educazione indirizzata a scegliere metodi, invece di sentire e seguire il proprio istinto, come se, il valore che ogni donna porta con sé, non interessi e non serva più.
PRIMO MODULO
- LE ORIGINI: RICONCILIARSI CON SÉ STESSI, ACCOGLIENDO IL SISTEMA FAMILIARE PER POTERCI ESPANDERE NELLE RELAZIONI DI OGNI GIORNO
In un momento storico di profondi cambiamenti nei rapporti, assistiamo alla dissoluzione dei legami di appartenenza, al tramonto dei clan familiari. Spesso le emozioni che ci creano disagio e malessere, possono arrivare dal passato, dalle nostre origini. Un percorso per riconoscere gli eventi difficili come insegnamenti, come riti di passaggio, che è possibile utilizzare per iniziare ad essere protagonista della nostra vita. Il passato è molto ingombrante dentro di noi, ma tutto serve a noi per essere quelle che siamo. Niente del nostro passato dovrà essere perso, ma riordinato, per essere facilmente individuabile, senza farci perdere del tempo prezioso. Diamoci la possibilità di accogliere i nostri genitori dentro di noi, senza chiarimenti, né giudizi, di poter abbracciare una nuova percezione di sé nel rapporto con loro, lasciando andare rancori, imparando ad inchinarci di fronte a ciò che abbiamo avuto, invece di ristagnare nelle pretese
– PRIMO INCONTRO: GENITORI ALLE SPALLE (IL POTERE DELLE RADICI)
– SECONDO INCONTRO: LA MADRE ORA SONO IO (RACCONTIAMO LA NOSTRA FIABA)
SECONDO MODULO
- QUANDO SIAMO DI FRONTE ALLA NOSTRA BAMBINA INTERTIORE, SIAMO DI FRONTE ALLA NOSTRA ANIMA.
Diamoci la possibilità di ricontattare, quella bambina interiore ferita e desiderosa di essere ascoltata. Un viaggio dentro di noi, che rappresenta l’unico vero spazio, dove sia possibile favorire processi di guarigione ed una reale riscoperta di quella parte vera e profonda, che aspetta, pazientemente, di potersi esprimere: la nostra Anima Bambina, la nostra Baby Soul, vera essenza di ciò che potremmo e dovremmo essere. Molti dei nostri malesseri nascono da questa lontananza, da questo distaccamento dalla nostra Anima e dai goffi tentativi di ignorarla. Ricontattarla per andare a scoprire, forse per la prima volta, la sua vocazione e le sue possibilità e poterle, finalmente, realizzare.
- PRIMO INCONTRO: LA BAMBINA INVISIBILE (RISPOLVERIAMO L’ALBUM DEI RICORDI)
- SECONDO INCONTRO: MADRE E DONNA (IO ADULTO CONSAPEVOLE, SONO IL GENITORE PERFETTO PER ME)
TERZO MODULO
- PASSATO E FUTURO: LO SPAZIO DEL PENSARE
Il passato non c’è più, quindi non si può correggere, il futuro non esiste ancora, per cui è impossibile stabilirlo. Il passato rappresenta le nostre radici, la nostra stabilità o instabilità e dobbiamo averne molta cura. Questo non significa restare ancorati al passato, altrimenti si rischierebbe di voler ricreare, sempre, le stesse situazioni di confort già vissute e non si evolverebbe. Il nostro futuro sarebbe identico al nostro passato. Agiremmo solo per abitudine e le nostre risposte sarebbero delle reazioni calcificate nei nostri gesti, più che delle risposte vere e proprie.
Saper dire, “TI AMO MA NON SONO TUA”, rappresenta l’essenza per una relazione libera, senza nessuna costrizione, un amore liberato dal possesso e che può essere vissuto in tutta la sua purezza. Donne con le radici ben affondate nel passato ed un desiderio di consapevolezza. Non immoliamoci, né compiamo sacrifici, ma compiamo consapevolmente delle scelte. Abbandonare l’illusione di poter cambiare gli altri, focalizzando la nostra energia sulla modifica del nostro atteggiamento verso gli altri, andando verso quello che ci farà stare bene.
- PRIMO INCONTRO: COSA IMPEDISCE I MIEI CAMBIAMENTI (DISATTIVIAMO IL PILOTA AUTOMATICO)
- SECONDO INCONTRO: QUANDO LE EMOZIONI NASCONDONO BISOGNI (IL POTENZIALE INESPRESSO)
QUARTO MODULO
- PRESENTE: LO SPAZIO DEL SENTIRE
Imparare la difficile arte del silenzio e la magia sorprendente dell’osservazione. La mente balza via continuamente, non permettendoci di assaporare tutte le sfumature e le ricchezze dei momenti del presente, quell’attimo in cui ogni momento si arresta, in cui, non sempre, ci deve essere una intenzione. E’ il momento nel quale possiamo essere completamente libere. Riuscire a vedersi per come si è. Cerchiamo di essere testimoni di noi stesse, di ciò che in noi succede. Se riusciremo a rimanere staccati dai nostri pensieri, non avranno alcun potere di farci del male. Nessuno può renderci felici o tristi se non noi stesse. Noi ci rallegriamo e ci arrabbiamo, diventiamo gelosi. Noi siamo responsabili di ciò che accade dentro di noi. Imparare a non scaricare sull’altro tutte le motivazioni dei nostri malesseri. Imparare che, a volte, non c’è bisogno di fare nulla, solo osservare senza giudizio. Una ricerca non per controllare le emozioni, ma per comprenderle e farsi attraversare. Sperimentare e affinare le proprie abilità di comunicare, rinforzare l’empatia, smascherando i propri limiti e provare a superarli, favorendo la manifestazione delle potenzialità, sperimentando apprendimenti significativi, che partano dalla dimensione emotiva di ciascuno. Ci connettiamo alle nostre emozioni primarie. Condividiamo racconti, che focalizzano i momenti in cui proviamo determinate emozioni.
- PRIMO INCONTRO: LE EMOZIONI (SE MI ARRABBIO CI SONO-LA TRISTEZZA COME RISORSA-IL CORAGGIO DELLA PAURA-LA GIOIA E’ UNA COSA SERIA)
- SECONDO INCONTRO: VISUALIZZIAMO LE NOSTRE EMOZIONI (ANTROPOMORFISMO DELLE EMOZIONI)
FILOSOFIA
Durante gli incontri:
- MANTENERE RISERVATO CIO’ CHE VIENE CONDIVISO
- PARLARE SEMPRE IN PRIMA PERSONA
- ATTENZIONE ATTIVA VERSO CHI PARLA, EVITANDO CONVERSAZIONI LATERALI
- IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO E LA PARTECIPAZIONE SONO UN REQUISITO FONDAMENTALE NEL RISPETTO DELLE PROPRIE CARATTERISTICHE PERSONALI
- ACCETTARE QUALSIASI PERSONA EVITANDO GIUDIZI, NON SIGNIFICA SFORZARSI DI NON GIUDICARE, BENSI’ PRENDERE ATTO DI CIO’ CHE STA ACCADENDO.
- TUTTI HANNO IL DIRITTO DI DOMANDARE ED IL DIRITTO DI RIFIUTARE DI RISPONDERE
- INCORAGGIARE LA CONDIVISIONE DEI PUNTI DI FORZA, DEI SUCCESSI E DEI SOGNI
- NESSUNO VIENE CRITICATO, INTERROTTO O CONTRADDETTO ALL’INTERNO DEL GRUPPO. LE PARTECIPANTI SONO LIBERE DI CHIEDERE PARERI CHE NON DEVONO MAI ESSERE OFFERTI
- GLI INCONTRI INIZIERANNO E TERMINERANNO ALL’ORA STABILITA.
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